Progettazione paesaggistica ne parliamo con Milena Matteini
Architetto e paesaggista, Milena Matteini è specializzata anche in restauro di beni culturali e riqualificazione di siti industriali dismessi
Formazione da architetto e vocazione da paesaggista, Milena Matteini perfeziona il suo percorso professionale con una lunga esperienza di progettazione a Firenze presso lo studio di Pietro Porcinai, il più importante architetto paesaggista italiano del Novecento. Sette anni fondamentali durante i quali viene coinvolta in progetti di giardini, spazi urbani e parchi, recuperi ambientali in diverse zone d’Italia e all’estero. Nel 1984 apre a Firenze il suo Studio professionale di Architettura e di Paesaggistica, trasferito a Genova nel 1991. “Il paesaggio è un inestricabile intreccio di aspetti naturali e culturali. Pur essendo un tema così rilevante, l’Architettura del Paesaggio è una disciplina ‘giovane’ in Italia. Progetto architettonico e progetto paesaggistico si basano su concetti differenti, l’uno sulla statica, l’altro sulla dinamica.
Per il progetto paesaggistico l’approccio è molto spesso multidisciplinare - chiarisce l’architetto Matteini - Lavorare sul paesaggio significa rapportarsi con una altezza infinita e con elementi mutevoli in continua trasformazione. Ciò comporta un modo di pensare dei paesaggisti del tutto peculiare, una sorta di proiezione dell’immaginario di come sarà il luogo con le piante adulte”. La varietà delle esperienze dell’architetto Matteini l’ha portata ad affrontare temi complessi sia in aree di particolare valore, dove deve prevalere umiltà di intervento sia in aree abbandonate, dove occorre ripristinare condizioni ambientali equilibrate, sia in aree soggette ad allagamenti dove vanno gestite le acque superficiali, sia di giardini nelle isole dove non piove mai. In questo senso, l’architettura del paesaggio è una disciplina terapeutica. “Mi sono spesso occupata del recupero di aree degradate come il restauro e la rifunzionalizzazione del giardino di Villa Bombrini a Genova, oggi simbolo della rinascita delle aree industrializzate di Cornigliano. I progetti di paesaggio sono il vero motore della resilienza urbana. La bellezza stimola il ‘prendersi cura’ come radice dell’esistenza umana - spiega - Tutto è concatenato: dalla socialità all’ambiente al clima”. “L’Italia - conclude - ha un patrimonio paesaggistico straordinario, le infrastrutture verdi dovrebbero essere il tessuto connettivo del Paese. Dovremmo essere orgogliosi di questo patrimonio collettivo, la sua conservazione è un dovere etico che non riguarda solo il futuro ma il nostro presente”.
MILENA MATTEINI ARCHITETTO
GENOVA
Tel. +39 333 5434576
www.milenamatteini.it