PROFESSIONISTI DI STILE - Dicembre 2019
Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli guarda ai giovani
Intensa e a largo spettro l’attività che sta svolgendo il nuovo Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Napoli, guidato dal presidente Antonio Tafuri. Insediatosi lo scorso febbraio, infatti, a neppure un anno da tale data ha avviato diverse attività a favore dei giovani, per promuovere opportunità di nuova occupazione, per salvaguardare l’equo compenso e per rimodulare le disposizioni vigenti in materia previdenziale. Riguardo ai giovani, illustra il presidente, “con diverse delibere abbiamo operato per interpretazioni migliorative delle leggi vigenti riguardo al tirocinio presso gli uffici giudiziari. In particolare – specifica – abbiamo disposto che esso non debba necessariamente coincidere con l’inizio del praticantato e che non debba assommarsi alla pratica forense”. Il Consiglio si è poi attivato per creare nuova occupazione adoperando al meglio le norme vigenti. Per esempio, sono stati attivati corsi per l’abilitazione a gestori delle crisi, un’iniziativa che ha avuto 300 iscritti; è stato attivato un corso per l’iscrizione a difensore d’ufficio civile per minori e anche in questo caso le iscrizioni sono state 300. Sta poi per essere attivato un corso di difensore d’ufficio penale sempre per minori e un corso di difensore civico militare. “Sono ambiti in cui i giovani possono cominciare a misurarsi e a preparare il terreno per la loro carriera”, afferma il presidente Tafuri, che guida un Ordine con 13mila iscritti. In questo primo anno di mandato, l’intero Consiglio si è speso per la difesa dell’equo compenso e la giusta remunerazione, al fine di salvaguardare la qualità dell’operato degli avvocati. La Regione, riconoscendo la validità della battaglia, già lo scorso aprile ha deliberato per l’obbligo di rispettare l’equo compenso. “Ora – afferma Tafuri -, insieme a Ordini di altre Regioni, stiamo creando i presupposti affinché a livello legislativo nazionale siano ripristinate le soglie tariffarie”. Sul fronte previdenziali il Consiglio si è incontrato con il presidente della Cassa forense nazionale, presentando alcune istanze dell’avvocatura napoletana. Il Consiglio, inoltre, si è attivato per riattivare la rete e il lavoro di squadra tra i Consigli degli Ordini del resto della Campania. Nella prima fase dell’anno, inoltre, ha dovuto dedicarsi per affrontare, e risolvere in breve tempo, un’intimazione dell’Anac che aveva trovato in eredità. Non da ultimo, è stata siglata una convenzione per la creazione di un Osservatorio sui diritti umani con la Diocesi di Napoli e la Comunità di Sant’Egidio.