Re Giorgio e la rivoluzione di stile
I novant’anni di Giorgio Armani, tra i più grandi simboli dell’eleganza italiana nel mondo. Nessuno come lui, al di là del tempo, delle generazioni, delle tendenze
Con i suoi splendidi novant’anni, compiuti lo scorso luglio, nell’immaginario collettivo Armani resta saldamente l’emblema della versione più autentica e raffinata dell’italian style nel mondo. Nessuno come lui ha saputo attraversare il cambiamento, rimanendo sempre fedele a sé stesso, con una grande capacità di interpretare le identità delle diverse generazioni che ha incontrato nei suoi straordinari cinquant’anni di carriera.
Mille e più aggettivi per definire il suo stile a cominciare da uno: “timeless” e dunque sempre moderno, mai ostentato, sempre ricercato. Ha rivoluzionato la moda senza mai cedere alle tendenze, piuttosto concentrandosi sulle nuove esigenze. Ha inventato un nuovo modo di vestire cominciando da quello che è poi diventato il suo capo icona: la giacca. Erano gli anni Ottanta quando ne presentò una versione destrutturata completamente sfoderata. Morbida, confortevole ma assolutamente protagonista. Non solo un modo diverso di concepire un capo, ma da lì una vera e propria visione di stile e di vita. È stato il pioniere di una moda in cui la donna indossa capi “rubati” all’armadio maschile, reinterpretati per esprimere l’empowerment che non offusca la femminilità, ma che rivela sicurezza e solidità. Nella moda per l’uomo, Armani lo libera da costrizioni e rigidità dedicandogli abiti con giacche fluide che sottolineano un’eleganza funzionale e quella certa nonchalance che conferisce piacevolezza nell’indosso.
Armani è anche sogno e fascino per ogni tempo attraverso l’immagine glamour, mai eccessiva ma semplicemente sofisticata, delle più grandi star di Hollywood che si affidano a lui non sola per la sua capacità di vestire il corpo ma soprattutto per la sua abilità nel tirarne fuori personalità e anima. Ma la sua grandezza e genialità sta nell’aver saputo dare una dimensione imprenditoriale alla sua incessante creatività, creando un impero economico che lo colloca al terzo posto nella classifica degli uomini più ricchi d’Italia. Dall’haute couture al prêt-à-porter, alla moda più democratica e soprattutto più accessibile di Emporio Armani sino alle linee di capi sportivi con tessuti tecnici, realizzati per i grandi eventi. E ancora profumi, accessori, complementi d’arredo, ma anche oltre venti tra ristoranti e caffè da Milano a Parigi, Tokyo e Dubai e dallo scorso anno la sua firma anche negli interni di superyacht.
Il 17 ottobre scorso ha inaugurato un nuovo edificio a New York, in Madison Avenue, dove tra l’altro è presente una boutique e un ristorante Armani e, questa è stata l’occasione per presentare “in viaggio” la nuova collezione donna primavera/estate 2025.
Uno spirito inarrestabile che guarda sempre verso il futuro. Occhi di ghiaccio, sorriso magnetico, un carisma quasi palpabile. Un uomo di stile che ha fatto lo stile, rendendo straordinario l’ordinario.