DETTAGLI DI STILE - Maggio 2019
Esperienza e affidabilità per crescere
Una storia quasi centenaria nella produzione di gioielli, un marchio noto e dinamico sul mercato, un progetto di ampliamento del proprio business. Sono gli ingredienti di una storia di successo, il cui protagonista è il Gruppo Damiani.
Damiani è uno dei pochissimi marchi internazionali a essere ancora gestito dai discendenti diretti del fondatore, ovvero la terza generazione della famiglia: Guido, Giorgio e Silvia Grassi Damiani. Quale unica realtà orafa italiana che disegna e produce gioielli fin dagli esordi, l’azienda ha maturato un’esperienza significativa nell’acquisto di materie prime come diamanti, oro, perle e pietre preziose. La famiglia Damiani ha un rapporto commerciale pluridecennale con i migliori rivenditori di diamanti, pietre preziose e con i proprietari delle coltivazioni di perle in Giappone, Australia e Polinesia. Tutti i fornitori di pietre preziose del gruppo Damiani appartengono a un ristretto nucleo di aziende selezionate che rispettano le risoluzioni ONU sulla provenienza delle pietre. Inoltre, l’adesione al Kimberley Process per l’acquisto dei diamanti e la massima attenzione all’origine certificata delle pietre rispecchiano l’importanza che ha per Damiani l’etica nel lavoro, nei mercati e, soprattutto, il rispetto imprescindibile di tutte le persone coinvolte, a ogni stadio del processo manifatturiero. Questa solida esperienza è alla base del recente progetto di sviluppo del Gruppo. Progetto Calderoni In seguito all’acquisizione dello storico marchio milanese di alta gioielleria Calderoni, fondato nel 1840, Damiani ha deciso di recente di focalizzarsi sul business dei diamanti sciolti.“Negli ultimi anni, operazioni poco trasparenti effettuate con leggerezza hanno creato in Italia tanta confusione nel settore – spiega il presidente Guido Grassi Damiani -. Tali operazioni hanno fatto diventare il diamante un bene da investimento con un rendimento finanziario, cosa che in realtà non accade”. Attraverso l’affidabilità e la credibilità che l’azienda si è costruita in quasi un secolo di attività, Calderoni proporrà ai propri clienti un nuovo servizio di vendita, custodia e gestione di diamanti sciolti. In questo senso un ruolo fondamentale lo gioca anche il fatto che i player che tradizionalmente hanno presidiato questo segmento di mercato oggi non esistono più. “Opereremo innanzitutto spiegando ai nostri clienti che un investimento in diamanti non può essere paragonabile a quello in uno strumento finanziario – continua Guido Grassi Damiani -. Si tratta piuttosto di una forma di tesorizzazione. Un diamante, inoltre, ha una quotazione stabile con un incremento negli anni. Tale quotazione ragionevolmente continuerà a rivalutarsi perché si tratta di un bene in esaurimento, la cui richiesta è in continuo aumento. A chi ha intenzione di investire in questo tipo di pietre preziose il nostro suggerimento è di impegnare dal 5 al 10% della propria liquidità. a propria liquidità”. Rivolgendosi a una realtà professionale
seria e specializzata come Calderoni, i clienti possono contare sulla chiarezza e sulla trasparenza dell’approvvigionamento. In più, su ogni diamante da 0,30 carati in su, viene inciso sulla cintura il numero del certificato internazionale a garanzia di una tracciabilità perenne”.